Il mercato dell’energia, in Italia e nel resto del mondo, è oggetto di una profonda trasformazione. Dopo la liberalizzazione nelle forniture di elettricità, si è dapprima assistito ad una guerra sui prezzi, con offerte al limite dei quattro decimali di euro, ma tutto a discapito della chiarezza. Questo ha portato a bollette sempre più incomprensibili, con innumerevoli voci di valori fissi, variabili e contingenti, rendendone difficile la lettura, la valutazione, il confronto e, in sintesi, anche la vera convenienza per gli utenti.
Sulla scorta di questo problema, alcune realtà innovative nel panorama nazionale hanno cominciato a pensare in modo diverso, innovativo, con tariffe che unissero chiarezza, programmabilità e un risparmio adeguato ai veri consumi. Per questo, sono nate imprese come Frisbi Energia e l’Università italiana ha colto il valore dell’innovazione e ne ha fatto argomento di studio, che ha portato a tesi di laurea come quella di Enrico Pelagatti.
Buongiorno, dottor Enrico, può raccontarci chi è e com’è nata la sua tesi di laurea su una delle tariffe di Frisbi?
Buongiorno; sono Enrico Pelagatti, ho 24 anni e mi sono laureato al Corso Magistrale di Ingegneria Energetica all’Università di Firenze quest’anno, con 110 e Lode e Menzione alla Carriera.
A marzo 2020, dovendo scegliere dove fare un tirocinio formativo, indirizzato anche dal mio professore di corso, ho individuato Frisbi, un’impresa che stava preparando, proprio in quel periodo, una nuova tipologia di tariffazione flat.
Frisbi è una start up con una certa esperienza nel settore, perché è una realtà innovativa nata nell’orbita di Tera Energy, ma si affaccia al mercato con una modalità profondamente diversa nella relazione fra fornitura e cliente.
Come si è svolto il suo tirocinio Frisbi?
Come accennavo, il mio tirocinio è iniziato a marzo e, come tutti in Italia, abbiamo dovuto fare i conti con il lockdown.
In pratica, Frisbi ha organizzato tutte le procedure e i protocolli di lavoro e, in un solo giorno, sono diventato pienamente operativo in regime di smart working. Una partenza in azienda sarebbe stata perfetta, con il contatto di persona – che è sempre molto importante nel settore – ma questo non era chiaramente possibile e così ci siamo incontrati molte volte, anche più volte al giorno, in videoconferenza, in estenuanti call di lavoro, con dati e documenti in condivisione.
Devo dire, però, che tutto è andato per il meglio, anche grazie a tutti i tecnici di Frisbi, che sono stati sempre estremamente disponibili e collaborativi.
In cosa consistevano le sue attività durante il tirocinio?
La mia specializzazione è l’Ingegneria Energetica e, nello specifico, mi sono occupato della messa a punto di un software in grado di simulare l’intero funzionamento di un reseller e in particolare lo sviluppo e l’analisi di una nuova tariffa per la fornitura di energia elettrica chiamata Relax.
Non si tratta di una cosa semplice, soprattutto perché è una tipologia nuova di tariffazione dei servizi e deve tenere conto di numerose variabili, non tutte facilmente prevedibili.
In pratica, il software di simulazione analizza di base diversi parametri: il cliente e le sue caratteristiche, il livello dei Consumi, il costo di Erogazione del servizio per Frisbi, e il livello possibile dei Ricavi. Le informazioni da analizzare, classificare e mettere in simulazione sono davvero moltissime, compresa l’analisi dei fattori di rischio.
Però, abbiamo lavorato duramente e credo che i dati e le proiezioni che abbiamo elaborato siano un punto di appoggio importante per la creazione di una tariffa adatta a due sistemi contrapposti.
Adatta a due sistemi contrapposti?
Sì, due scenari in relazione: quello operativo dell’azienda, in relazione anche ai costi sostenuti, e quello del mercato e delle sue aspettative.
In pratica, l’offerta non deve solo essere impeccabile dal punto di vista, per così dire, tecnologico, ma deve essere anche interessante per l’utenza e deve poter essere presente sul mercato in termini di concorrenza tariffaria. E dunque, abbiamo analizzato a fondo anche i competitor, per proporre qualcosa di nuovo e interessante per le utenze domestiche e le imprese.
Dunque, un ottimo servizio di fornitura energia ad un prezzo costante?
Sì, e ci sono anche altri aspetti da prendere in considerazione, come abbiamo potuto verificare nel contatto con i clienti di Frisbi. In particolare, per le piccole e medie aziende, che al momento rappresentano un nucleo importante di utenze, hanno apprezzato la possibilità di programmare esattamente i costi di funzionamento, perché la “bolletta Frisbi” non è mai una sorpresa, ed è sempre quella pattuita. Sappiamo bene quanto siano oggi importanti i valori dell’affidabilità e del rispetto degli accordi presi.
Inoltre, per convinzione personale, ma anche perché si tratta di un tema molto sentito da tutti, abbiamo scelto di garantire un’energia non solo proveniente da fornitori affidabili, ma abbiamo anche voluto che fosse verde, cioè proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. Questo ha richiesto a Frisbi un certo impegno per garantire che questo vantaggio non pesasse sull’importo finale al cliente
Tutto questo è diventato oggetto di una tesi da Lode e Menzione
Sì, infatti, sono piuttosto soddisfatto.
E non è stato solo un tirocinio. Con i responsabili e i tecnici di Frisbi mi sono trovato davvero molto bene e credo che anche loro siano contenti, tanto è vero che entrerò a far parte del personale dell’azienda.
Ci sono altre tariffe da mettere a punto. Per adesso sono quattro e sono calibrate per famiglie oppure per piccole e medie aziende, soprattutto in Toscana, ma stiamo lavorando per muoverci più in grande e stiamo approntando nuove simulazioni di mercato che, naturalmente, sono ancora più ampie e complesse nella stima dei costi e ricavi. Ma siamo ottimisti e ci stiamo dando da fare.
Il nostro obiettivo è creare servizi sempre più adeguati e precisi attorno alle diverse utenze, in modo che i clienti di Frisbi possano trovarsi a proprio agio nel servizio erogato, ma anche nella sua tariffa.
Un bell’obiettivo, ci sembra
Sì, noi ci crediamo davvero e, nei fatti, è un obiettivo già raggiunto. Ora si tratta solo di crescere ancora.